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giovedì 4 aprile 2013

San Miniato: nel cuore della Toscana

Nel cuore della Toscana, sulle alture del Valdarno inferiore sorge un antico paesino sede di insediamenti etruschi-romani, conteso da sempre da Pisa e Firenze, famoso per il suo tartufo bianco: San Miniato.
Chiamata anche città delle XX miglia, per la sua equidistanza da Volterra, Pisa, Lucca, Firenze. Si trova inoltre in prossimità dalla Via Francigena e dalla Via Quintia.
Il nucleo della città risale all'VIII sec. quando i longobardi edificarono una chiesa dedicata a Miniato, la città, quindi, è di origine germanica e dal Medioevo sarà conosciuta come San Miniato al Tedesco.
Nel 692 Ottone I di Sassonia ne farà uno dei centri dell'amministrazione imperiale, e nel 1218 Federico II di Svevia vi edificherà il suo castello destinandolo alla raccolta dei tributi per l'Italia centrale. Al declinare della potenza sveva, San Miniato divenne libero comune.
E' di nuovo una tedesca, Maria Maddalena d'Austria, moglie di Cosimo dei Medici, a privilegiare San Miniato, facendone sede vescovile nel 1622.
Alla fine dell'Ottocento San Miniato è una città a tutti gli effetti.
E' poi l'esercito tedesco, durante la II Guerra Mondiale a infliggerle un duro mirando e distruggendo la Rocca di Federico II e parte dei quartieri medievali.
Ma la ricostruzione sarà rapida: nel 1957 la rocca viene riedificata a indicare la rinascita della città.

Ecco alcuni punti d'interesse:

Seminario
Quando nel 1622 San Miniato venne nominata sede vescovile, fu costuito un seminario per l'istruzione del clero.












Chiesa del Santissimo Crocifisso
La chiesa fu costruita nei primi anni del '700, per custodire un crocifisso ligneo ritenuto miracoloso.
L'edificio a croce greca, è sormontato da cupola su tamburo, esternamente molto sobrio; internamente è invece completamente affrescato con Scene della vita di Cristo di Anton Domenico Bamberini. Sull'altare maggiore, si trova il tabernacolo in cui viene custodito il Crocifisso. Nei pilastri della cupola, le statue ottocentesche dei Quattro evangelisti di Luigi Pampaloni.











Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio
Questa chiesa, divenuta cattedrale nel 1622, si trova sulla piazza conosciuta come Prato del Duomo, l'area dell'antica cittadella, che è sovrastata dalla rocca.
La facciata di mattonicini rossi presenta degli inserti in ceramica disposti come le costellazioni dell'Orsa; sopra ognuno dei tre portali rinascimentali, due laterali e uno centrale, si trovano i rosoni circolari; è presente, inoltre, un quarto rosone più grande in corrispondenza della navata centrale. Il campanile anch'esso in mattoncini rossi ed è a pianta rettangolare.
L'interno è in stile barocco, con pianta a croce latina diviso in tre navate delle quali le laterali di ugual dimensione.






Rocca o Torre di Federico II
Alta 37 metri, costruita tra il 1217 e il 1223, in mattoncini rossi, sovrasta la città di San Miniato e l'intera vallata. La visione si apre a 360° e arriva fino al mare.
Al suo interno, secondo la tradizione, sarebbe stato accecato Pier delle Vigne reso famoso dai versi danteschi (Inferno, Canto XIII), imprigionato con l'accusa di aver ordito un complotto ai danni dell'imperatore Federico II.
Sul prato della rocca la prima domenica dopo Pasqua si svolge la festa degli aquiloni, nata nel 1968 e giunta alla 45° edizione.












Ma il bello è perdersi tra le tante stradine del paese,che trasudano di storia passata...


...e lasciarsi affascinare dagli scorci, che solo le colline toscane sanno regalare.



Eleonora

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