Valanghe di cioccolato stanno ricomprendo il centro storico di Perugia per l'evento più dolce e goloso di tutta Italia, l'Eurochocolate che è in scena adesso a Perugia fino al 27 ottobre 2013.
Per l'edizione 2013 Eurochocolate si dedica verso sostenibilità e ambiente, un tema che riveste molta importanza al giorno d'oggi.
Eurochocolate s' impegna a inserire la sostenibilità tra gli obiettivi dell'evento stesso, come il controllo e la riduzione dell'inquinamento durante la kermesse, promuovendo efficacemente l'uso delle risorse materiali,naturali ed energetiche a disposizione, promuovendo la comportamenti e principi rivolti verso la sostenibilità a 360°. Eurochocolate nel 2012 ha deciso intraprendere i lavori per la messa a punto del più grande impianto fotovoltaico nel comune di Perugia; i lavori ad oggi sono in fase di completamento e riguardano per 4000 mq il tetto di copertura del Magazzino di Eurochocolate e Costruttori di Dolcezze. La promessa futura di Eurochocolate e Costruttori di Dolcezze è l' impegno ad
utilizzare entro il 2014, cioccolato proveniente esclusivamente da
processi produttivi in cui vengano garantiti i valori della
sostenibilità, e utilizzare e progettare packaging
eco-compatibili.
Eurochocolate, arrivato al suo 20° compleanno, punta tutto sulla valorizzazione e la tutela dell'ambiente; e come slogan sceglie EVERGREEN-la sostenibile dolcezza dell'essere, e come
immagine una piantina di menta piantata in una tazza di ciccolata.
Il cioccolato inonda la vie della città, in tutte le sue forme e sapori, dalla classsica barretta alla vera e propria opera d'arte dei mastri cioccolatieri,dal latte, al fondente a quello aromatizzato.
Per chi non riesce a resistere alle dolci tentazioni al cicoccolato consiglio l'acquisto della Chococard del costo di 5€ che da diritto a diversi golosi omaggi.
Per l'occasione EVERGREEN in piazza IV novembre verrà venduta la tazza evergreen,il gadget ufficiale della manifestazione; e la Chococioc zero, la cioccolata calda con Zero calorie, Zerozuccheri e Zero glutine, e sciroppo alla menta!
Ma molte altre cose golose vi aspettano a Eurochocolate 2013 qui il programma completo .
Eleonora
Una volta sognavo di viaggiare,ora viaggiare è diventato il mio sogno senza fine.
mercoledì 23 ottobre 2013
martedì 15 ottobre 2013
La Londra medievale
La Torre di Londra è un complesso di edifici fortificati, costruiti nel Medioevo, e un tempo usati come palazzo reale, prigione, fortezza, polveriera.
Dal 1988 questo bellissimo complesso è divenuto patrimonio unesco.
Di cose da vedere ce ne sono molte, e per un tour completo sono necessarie 2-3 ore.
Per un breve tour non mancate di visitare:
- Jewel House- dove si trovano i gioielli della corona inglese tuttora indossati da Sua Maestà la Regina. Questa è la più grande collezione di gioielli al mondo.
- Tower green-torre verde- è l'area all' aperto dove avvenivano le esecuzioni di persone di un certo rango o che godevano di un certo appoggio popolare.
- White tower-torre bianca- è l'edificio centrale ed è una delle fortezze più famose al mondo. All' interno della torre si trova l'armatura di Enrico VIII e la cappella di San Giovanni Evangelista.
- Medieval palace- una ricostruzione per assoporare gli sfrenati lussi dell'epoca passata
- Camminamento sulle mura alla scoperta delle mura difensiva interna e delle sue quattro torri
- Osservare i corvi-narra la
leggenda che se questi, adesso in numero sette, lasciassero la Torre di
Londra la monarchia e l'intero regno cadrebbero. Camminamento Muro est
Percorrete l’East Wall Walk, esplorando la massiccia cortina muraria difensiva interna e le sue quattro torri. - See more at: http://www.hrp.org.uk/TowerOfLondon/planyourvisit/informazionisulatorredilondra#sthash.a3BtRgw2.dpuf
L'ingresso alle Torri di Londra costa 21.45 sterline, ma se possedete la London Pass l'ingresso è gratuito, se possedete un biglietto ferroviario controllate se la Torre di Londra rientra nell'offerta 2for1.
Eleonora
giovedì 19 settembre 2013
La Lanterna di Genova
Il faro di Genova,comunemente chiamato "Lanterna", si erge maestosamente con i suoi 117 m di altezza.
La Lanterna è il simbolo per eccellenza della città di Genova, ed anche in passato ha rivestito molta importanza; infatti anticamente i custodi dovevano resiedere al suo interno e dovevano mantenere puliti i vetri del lanternino; a questo scopo si dice che venivano riforniti con bacinelle e spugne di mare, panni di cotone e per rendere trasparenti i vetri veniva usato il bianco d'uovo.
La Lanterna sorge su un antico promontorio, era infatti per tre lati bagnato dal mare, ma ad oggi ciò non esiste più poiché l'uomo per dare nuovi spazi alla città e ai suoi insediamenti produttivi ha ridisegnato completamente il porto di Genova.
Alla Lanterna si arriva unicamente a piedi attraverso"passeggiata della Lanterna",una passeggiata di circa seicento metri, che offre scorci della antica città.
Ad oggi la Lanterna svolge ancora la sua funzione di faro e grazie al museo costruitovi è possibile visitarla anche internamente.
Eleonora
giovedì 29 agosto 2013
Scoprire il pavimento che si scopre
Il più bello..., grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto-Vasari
Eleonora
Il clima è quello giusto per una gita fuori porta, e perchè allora non approffitare dell'annuale scopritura dei bellissimi pavimenti del Duomo di Siena, veri e propri capolavori marmorei.
Il
preziossisimo pavimento del Duomo di Siena, si scopre dal 18 agosto al
27 ottobre 2013; negli altri periodi dell'anno rimane coperto
per evitare danni provocati dal calpestio dei visitatori e dei fedeli.
Lasciarsi affascinare dal bellissimo Duomo di Siena sarà un gioco da
ragazzi, e perchè no,anche dalla splendida città medievale che le fa da contorno.
Per la realizzazione dell'opera, che si sviluppa sui 1300 metri quadri dell'interno del Duomo, sono state utilizzate due differenti tecniche: quella del graffito che prevede l'utilizzo di scalpello o trapano per realizzare dei segni poi riempiti di stucco nero; e quella del commesso marmoreo, più complessa, che si realizza accostando marmi colorati. I temi delle opere sono pagani e cristiani.
Per l'occasione della scopritura vengono,inoltre, fatte speciali visite guidate alcune anche in notturna.
Eleonora
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mercoledì 7 agosto 2013
Parlamento ungherese, il fratello minore
Del tutto simile al fratellone Westminster, di poco più grande, il Parlamento ungherese che sorge sul Danubio sulla riva di Pest è uno dei simboli di Budapest.
Su progetto di Imre Steindl questo Paramento con una straordinaria sintesi di stile mittleuropeo e italiano si sviluppa su: 268 metri di lunghezza, 123 di larghezza e 96 di altezza, per un totale 18.000 metri quadri di superficie e 473.000 metri cubi di spazio, 29 scale, 13 ascensori, 691 stanze, 10 cortili e 27 entrate.
La costruzione iniziò nel 1884, venne inaugurata in occasione del millesimo anniversario dell'Ungheria nel 1896, ma i lavori terminarono nel 1904.
La cupola centrale costruita in ferro è la più grande del suo genere, ed è a pianta esadecagonale, durante il periodo del comunismo sulla guglia più alta spiccava da una stella rossa, rimossa poi nel 1990 in seguito alla proclamazione della Repubblica. Nella sala della cupola si possono ammirare oggi la Corona santa, lo scettro il globo e la spada dei reali ungheresi.
Nei due lati dell'edificio a pianta quadrangolare si riunivano le Camere del parlamento, fino al 1944.
Ad oggi l'edificio, di cui una parte è visitabile, è sede delle riunioni dell'Assemblea Nazionale di Ungheria, di una importante biblioteca, del capo del Governo e del Presidente della Repubblica.
Eleonora
mercoledì 26 giugno 2013
Alpi Apuane: Mosceta ai piedi della Pania
In poche parti del creato si rivela tanto spendidamente quanto nell’alta montagna, la potenza, la maestà, la bellezza di Dio
Versilia non è solo mare, essa è infatti racchiusa come una preziosa perla dalla splendida cornice che sono le Alpi Apuane. Chi viene in Versilia non può far a meno di notare quelle mantagne che si ergono maestose sopra il mare; io a quelle montagne ho deciso di farvi visita domenica, in particolare alla Foce di Mosceta.
La Foce di Mosceta si trova tra il Monte Corchia e La Pania della Croce.
E' raggiungibile da:
- Levigliani sentiero n. 9 e poi oltrepassare il Passo dell'Alpino
- Pruno sentiero n. 122 fino al Passo dell'Alpino e poi sentiero n. 9
- Foce di Petrosciana sentiero n. 110 fino alla Foce di Valli poi sentiero n. 125
- Piglionico sentiero n. 127 poi sentiero n. 9
- Isola Santa sentiero n. 9, superato il Col di Favilla si prosegue fino alla Foce
- Tre Fiumi sentiero n. 128
- Passo Croce sentiero n. 11 e poi sentiero n. 129
- Foce di Valli sentiero n. 125
La Foce di Mosceta, valle ricca di sorgenti d'acqua, faggete e abetaie, era un' antica torbiera e via di comunicazione tra la Versilia e la Garfagnana, utilizzata come alpeggio per i paesi di Levigliani e Pruno.
In questa valle, ai piedi della Pania della Croce, si trova il Rifugio del Freo-"Pietrapana" m.1180.
In questo grazioso rifugio oltre a rifocillarsi e pernottare, molte sono le iniziative intrapese come campi estivi per ragazzi e , sempre nel periodo estivo, "sorge la luna del monte" notturna sulla Pania per aspettare il sorgere del sole, e "notti senza luna" notte di osservazione delle stelle.
Nei pressi vi sono diverse grotte di interesse speleologico come l'Antro del Corchia, la Tana dell'Omo Selvatico, la buca del serpente.
Le pareti del Corchia e della Pania, inoltre, offrono arrampicate e canali di ghiaccio in inverno.
Concludo esortandovi a scoprite la bellezza delle Alpi Apuane, d'estate o d'inverno, ne rimarrete incantati. Credetemi.
Durante un’ascensione di un paio d’ore, si possono sperimentare sensazioni che in altre condizioni non si proverebbero forse in un’intera settimana. I sensi sono totalmente all’erta, si sente, si odora, si respira ogni cosa, e ci si sente vivi come non mai
Eleonora
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giovedì 20 giugno 2013
Le due albe del Monte Forato
Esiste un posto in Italia, più precisamente in Toscana, nella località di Pruno, dove si attende ogni anno il solstizio d'estate.
Astrofili da ogni parte d'Europa si recano in questo piccolo paesino, sulle Alpi Apuane per godersi lo spettacolo della doppia alba.
Da Pruno si ha visibilità sul Monte Forato, un monte che reca un buco di circa 30 metri; durante il solstizio d'estate il sole sorge una prima volta all'interno del foro, poi scompare alcuni secondi e ricompare ancora per una nuova alba.
Molti inoltre, sono gli eventi collaterali svolti nelle giornate adiacenti, dagli incontri culturali alle escursioni nel Parco delle Alpi Apuane, che coinvolgono tutti gli spettatori con un mix di natura e spiritualità.
Eleonora
Astrofili da ogni parte d'Europa si recano in questo piccolo paesino, sulle Alpi Apuane per godersi lo spettacolo della doppia alba.
Da Pruno si ha visibilità sul Monte Forato, un monte che reca un buco di circa 30 metri; durante il solstizio d'estate il sole sorge una prima volta all'interno del foro, poi scompare alcuni secondi e ricompare ancora per una nuova alba.
Molti inoltre, sono gli eventi collaterali svolti nelle giornate adiacenti, dagli incontri culturali alle escursioni nel Parco delle Alpi Apuane, che coinvolgono tutti gli spettatori con un mix di natura e spiritualità.
Eleonora
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giovedì 6 giugno 2013
"Anteprime" a Pietrasanta
Tutto è pronto nella piccola Atene, per ospitare questo grande evento letterario.
"anteprime-ti racconto il mio prossimo libro" è alla sua 4° edizione, e ha riscosso anno dopo anno grande attenzione e un folto pubblico di lettori e non.
Una 3 giorni che vedrà salire su 5 palchi differenti 49 autori, in più tante iniziative per i più piccoli andranno in scena in questo week-end pietrasantino.
Gli autori leggeranno brani in anteprima, o racconteranno la costruzione del loro prossimo libro; inoltre concederanno autografi al proprio pubblico di appassionati.
Non resta che augurare a tutti buona lettura e buon fine settimana pietrasantino.
Una visita a questa incantevole cittadina è d'obbligo...se ne parla qua http://viaggioemiraggio.blogspot.it/2013/03/pietrasanta-citta-nobile-e-citta-darte.html
Eleonora
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martedì 4 giugno 2013
Museo Piaggio, orgoglio italiano
Museo Piaggio orgoglio italiano.
Il Museo Piaggio si trova a Pontedera nel luogo dell'ex attrezzeria, uno dei capannoni più antichi dell'intero stabilimento. Inagurato a fine del marzo del 2000 è stato pensato da Giovanni Alberto Agnelli e progettato da Andrea Bruno per conservare la memoria storica di questa grande azienda.
Il Museo è adibito ad esposizione permanente di collezioni Vespa, Piaggio e Gilera ...La collezione con oltre cento modelli tra veicoli, motori e parti meccaniche, colpisce appassionati e non per la varietà e l'originalità ( sorprendendo al tal punto da rimanere a bocca aperta su certi modelli, che chi non è un cultore, ne ignora addirittura l'esistenza)...
Nel museo troviamo dalla classica Vespa a quelle più originali e d'autore, a quelle carenate per battere i record di velocità e regolarità negli anni '50; per passare poi al Ciao e Ape, fino ad arrivare alle motociclette Gilera.
Parte della collezione dei modelli Vespa
Parte della collezione di modelli Ape
Parte della collezione di motociclette Gilera
Gilera Rondine ideata per conquistare il record di velocità
Sidecar Gilera
Vespa Alpha progettata e costruita per il film "Dick Smart" del 1967.
Eleonora
Il Museo Piaggio si trova a Pontedera nel luogo dell'ex attrezzeria, uno dei capannoni più antichi dell'intero stabilimento. Inagurato a fine del marzo del 2000 è stato pensato da Giovanni Alberto Agnelli e progettato da Andrea Bruno per conservare la memoria storica di questa grande azienda.
Il Museo è adibito ad esposizione permanente di collezioni Vespa, Piaggio e Gilera ...La collezione con oltre cento modelli tra veicoli, motori e parti meccaniche, colpisce appassionati e non per la varietà e l'originalità ( sorprendendo al tal punto da rimanere a bocca aperta su certi modelli, che chi non è un cultore, ne ignora addirittura l'esistenza)...
Nel museo troviamo dalla classica Vespa a quelle più originali e d'autore, a quelle carenate per battere i record di velocità e regolarità negli anni '50; per passare poi al Ciao e Ape, fino ad arrivare alle motociclette Gilera.
Parte della collezione dei modelli Vespa
Parte della collezione di modelli Ape
Parte della collezione di motociclette Gilera
Gilera Rondine ideata per conquistare il record di velocità
Sidecar Gilera
Vespa Alpha progettata e costruita per il film "Dick Smart" del 1967.
Eleonora
sabato 1 giugno 2013
Camaiore torna a colorarsi di segatura
Camaiore, come ogni anno, torna a colorarsi di segatura per accogliere il passaggio della processione del Corpus Domini, che si terrà l' indomani mattina.
La costruzione dei coloratissimi tappeti di segatura avverrà infatti nella notte tra il sabato e domenica antecedenti al Corpus Domini (sabato 01 giugno nell' anno 2013 ), nelle vie principali del centro storico di Camaiore, Via Vittorio Emanuele e Via XX Settembre. Ma il lavoro di questi artisti inizia mesi prima partendo dall'idea del disegno da realizzare, successivamente con la preparazione dei pannelli in legno traforati che serviranno da stampo del disegno, poi con la colorazione della segatura ed infine con la realizzazione del tappeto nella lunga notte.
I tappeti di segatura(o pula in dialetto) saranno lunghi fino a 200 metri e saranno realizzati , quest'anno, da 15 gruppi distinti, che si sfideranno sul disegno più bello; i tappeti avranno come tema la spiritualità e la fede.
La tradizione dei tappeti di Camaiore affonda le sue radici nella storia...Camaiore celebra il Corpus Domini con una processione fin dalla fine del ‘400. La tradizione dei tappeti, però, si affermò nell'´800. Pare che questa usanza sia nata con i servitori spagnoli al servizio dei Borbone, i quali avevano l´abitudine di realizzare tappeti di fiori per accogliere i loro signori, che soggiornavano nelle ville della Versilia. Furono alcuni di questi servitori a suggerire agli abitanti di Camaiore di addobbare le strade della città con tappeti di fiori, in occasione della processione del Corpus Domini. E' dagli anni ´30 che la segatura fa la sua comparsa, che ruba la scena progressivamente ai fiori fino a diventare il materiale unico con cui si realizzano i tappeti.
Eleonora
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domenica 26 maggio 2013
Demetra- Rassegna della fragola, dei fiori e dei prodotti della nostra terra
Demetra - Rassegna della fragola, dei fiori e dei prodotti della nostra terra"
Come ogni anno torna Demetra a Villa le Pianore di Camaiore coi i suoi colori, profumi e aromi.
Due giornata (25 e 26 maggio 2013) all'insegna dell'agricoltura locale, dove il prodotto d'eccellenza di questa mostra è rappresentato dalla fragola.
Però Demetra non è solo fragole,fiori e prodotti locali, vi sono infatti molte iniziative che spaziano dai dibattiti ai laboratori creativi. A mio parere degne di nota e visitabili ad ogni ora, essendo percorsi e non incontri ad orario sono:
Il contesto in cui è inserita la mostra è poi superbo: una grandiosa Villa, il cui giardino fu progettato da Deschamps nell' '800; mentre l'edificio appartenente a tre differenti epoche può essere così suddiviso: parte nord nel 1964, parte centrale sul finire del 1700, parte sud sul finire del 1800.
La Villa così maestosa nel corso dei secoli accolse importanti persone. Per prima fu la duchessa di Lucca Maria Teresa di Savoia, moglie di Carlo Lodovico di Borbone, che adibì a villa il corpo centrale.
La cappella, che ha subito diverse modifiche, fu invece realizzata in occasione del matrimonio della figlia maggiore del duca di Parma Roberto I, Maria Luisa con il principe Ferdinando I di Bulgaria. Abitante della Villa fu la principessa Maria Teresa di Savoia, moglie di Carlo Ludovico di Borbone, Duca di Lucca ed in seguito di Parma. Il 9 maggio 1892, infine, nacque qua l'ultima imperatrice d'Austria, la principessa Zita di Borbone.
Eleonora
Come ogni anno torna Demetra a Villa le Pianore di Camaiore coi i suoi colori, profumi e aromi.
Due giornata (25 e 26 maggio 2013) all'insegna dell'agricoltura locale, dove il prodotto d'eccellenza di questa mostra è rappresentato dalla fragola.
Però Demetra non è solo fragole,fiori e prodotti locali, vi sono infatti molte iniziative che spaziano dai dibattiti ai laboratori creativi. A mio parere degne di nota e visitabili ad ogni ora, essendo percorsi e non incontri ad orario sono:
- "Galleria del gusto", nelle segrete della Villa, Vini,Olio e Gastronomia in collaborazione con il Consorzio Strada del vino e dell'olio di Lucca Montecarlo Versilia. La mostra dei funghi del Gruppo Micologico Camaiorese
- "Esposizioni", nei saloni della Villa: Ricami e Merletti, a cura delle Associazioni "Le merlettaie di Viareggio" e "Pietrasanta Ricama"; Pittura di Vincenzo Bonuccelli e Giampietro Cipollini, vecchie radio con il sig. Piergiorgio Girolami
- "Pittori, vecchi mestieri e artigianato, esposizioni di insetti, animali e piante", nel parco della Villa, a cura degli studenti dell'Istituto Agrario "Busdraghi" di Mutigliano
Il contesto in cui è inserita la mostra è poi superbo: una grandiosa Villa, il cui giardino fu progettato da Deschamps nell' '800; mentre l'edificio appartenente a tre differenti epoche può essere così suddiviso: parte nord nel 1964, parte centrale sul finire del 1700, parte sud sul finire del 1800.
La Villa così maestosa nel corso dei secoli accolse importanti persone. Per prima fu la duchessa di Lucca Maria Teresa di Savoia, moglie di Carlo Lodovico di Borbone, che adibì a villa il corpo centrale.
La cappella, che ha subito diverse modifiche, fu invece realizzata in occasione del matrimonio della figlia maggiore del duca di Parma Roberto I, Maria Luisa con il principe Ferdinando I di Bulgaria. Abitante della Villa fu la principessa Maria Teresa di Savoia, moglie di Carlo Ludovico di Borbone, Duca di Lucca ed in seguito di Parma. Il 9 maggio 1892, infine, nacque qua l'ultima imperatrice d'Austria, la principessa Zita di Borbone.
Eleonora
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venerdì 17 maggio 2013
Kostnice Sedlec : un ossario da brividi
L' ossario di Sedlec, Kostnice Sedlec in ceco, si trova a Kutná Hora a circa 65 chilometri dal centro di Praga.
Kostnice Sedlec è una piccola cappella cristiana che sorge all'interno del cimitero, è molto particolare, e forse anche macabra, a causa dei suoi interni; essi sono, infatti, decorati con scheletri umani scomposti e ricomposti per creare decorazioni.
Tutto ebbe inizio quando l'abate Enrico venne mandato in Terra Santa, e al suo ritorno portò la terra raccolta durante il suo viaggio, e la disperse all'interno del cimitero. Da quel momento molte persone da tutta Europa vennero seppellite qua, nella speranza di una salvezza eterna.
La peste nera e le devastazioni fecero si che si accumolassero molti corpi in questo cimitero.
Nel 1400 venne costruito un ossario, all'interno della cripta della nuova chiesa edificata in stile gotico.
Dal 1511 vennero riesumate le vecchie ossa e accatastate in un magazzino per fare spazio alle nuove.
Nel 1870, František Rint, riutilizzò le ossa accumolate negli anni per creare la decorazione nella cripta.
Tra le composizioni spiccano lo stemma degli Schawarzenberg (famiglia aristocratica franco-boema) e il candeliere centrale.
Eleonora
Kostnice Sedlec è una piccola cappella cristiana che sorge all'interno del cimitero, è molto particolare, e forse anche macabra, a causa dei suoi interni; essi sono, infatti, decorati con scheletri umani scomposti e ricomposti per creare decorazioni.
Tutto ebbe inizio quando l'abate Enrico venne mandato in Terra Santa, e al suo ritorno portò la terra raccolta durante il suo viaggio, e la disperse all'interno del cimitero. Da quel momento molte persone da tutta Europa vennero seppellite qua, nella speranza di una salvezza eterna.
La peste nera e le devastazioni fecero si che si accumolassero molti corpi in questo cimitero.
Nel 1400 venne costruito un ossario, all'interno della cripta della nuova chiesa edificata in stile gotico.
Dal 1511 vennero riesumate le vecchie ossa e accatastate in un magazzino per fare spazio alle nuove.
Nel 1870, František Rint, riutilizzò le ossa accumolate negli anni per creare la decorazione nella cripta.
Tra le composizioni spiccano lo stemma degli Schawarzenberg (famiglia aristocratica franco-boema) e il candeliere centrale.
stemma degli Schwarzenberg |
candeliere centrale |
Eleonora
lunedì 13 maggio 2013
Il Palio dei Micci di Querceta
Querceta è divisa in contrade, le quali la prima domenica di maggio si contendono il titolo di vincitrici. Le contrade sono otto, ognuno con la sua storia e il suo rispettivo periodo storico, e sono: Madonnina, Quercia, Ponte, Ranocchio, Cervia, Leon d' Oro, Lucertola, Pozzo.
Le rappresentazioni medievali/rinascimentali hanno carattere popolare e convolgono più di 2mila contradaioli.
L'intera manifestazione si svolge nello Stadio Buon Riposo di Pozzi, motivo per cui in caso di maltempo la manifestazione slitta alla domenica successiva.
Prima della corsa del miccio (asino in italiano) ogni contrada sfila con il proprio corteo storico nel circuito esterno del campo/stadio, un assaggio si può avere in mattinata quando un corte ridotto accompagna per le vie di Querceta il miccio per la benedizione da parte del prete. La "sfilata", ovvero il corteo storico è composto come una vera corte, vi sono infatti: re, regina, principi, principesse, dame, balie, musici, giullari, giocolieri, preti, boia, musici, sbandieratori, cavalieri, arcieri, balestrieri, cacciatori, maghi, contadini e chi più ne ha più ne metta.
La sfilata avviene quando intanto al centro del campo si ha la raffigurazione del "tema", che non è altro che una rievocazione di antiche storie, leggende, miti.
Quando tutte le contrade hanno sfilato, si ha l'ingresso nel campo dei musici e degli sbandieratori di tutte le otto contrade, è uno spettacolo unico, un tripudio di colori e suoni veramente emozionante.
Al termine di questo gioco di colori e suoni c'è la vera gara, la corsa del miccio (anche per la sfilata, il tema e i musici viene consegnato un premio ai primi classificati). Il Palio, il premio più ambito della manifestazione,
verrà aggiudicato alla contrada che col suo miccio e il suo fantino arriverà primo nella corsa.
Il Palio dei Micci manifestazione giunta quest'anno al suo 58° anno, ha preso sempre più campo, fino a creare una serie di manifestazioni collaterali, che si avvicendano per l'intero corso dell' anno: miccio canterino, giochi di bandiera, miss palio, staffetta, torneo delle contrade, trofeo San Giuseppe. Forte è lo spirito contradaiolo di chi è nato in questa terra e forte è la voglia di partecipare a tutte queste manifestazioni che trasformano un semplice giorno, in un giorno di passione, lotta, gioia, sudore, amore.
Eleonora
martedì 7 maggio 2013
Pub in rovina a Budapest
Avete presente quegli antichi palazzoni in stile centro europeo/sovietico...con i muri spessi,il cortile interno e le scale imponenti per raggiungere i piani superiori?Al giorno d'oggi, vista l'epoca, sono un pò fatiscenti e quando sono sul punto di cadere a pezzi a Budapest anzi che disfarsene, l'antico palazzo trova un nuovo impiego, diventando un pub in rovina (romKocsma in ungherese).
Un intero palazzo adibito a pub, dove si passa di appartamento in appartamento, da stanza a stanza, dove non c'è limite alla creatività (solitamente ogni appartamento ha una tematica), e dove si trovano ancora i vecchi oggetti degli ultimi abitanti.
Nel mio weekend a Budapest ho visitato diversi pub in rovina, ognuno con la sua particolarità; ma se devo esprimermi il migliore in assoluto è Instant con le sue 23 stanze, 6 bar, 3 discoteche, 2 corti. C'è veramente di tutto, dalla stanzina intima a quella super affollata, dalla sala giochi fino alla discoteca...veramente fantastico. Instant si trova in Nagymező utca 38, a Broadway-Pest; quindi nemmeno troppo lontano dal centro. Se visitate Budapest e vi va di tirar tardi, un passaggio da questo luogo di ritrovo serale è d'obbligo.
Altro pub carino è il Szimpla Kert, in pieno centro città,nel quartire ebraico. E' il pub in rovina più antico della città, molto grande ma a mio gusto molto, anzi troppo affollato, interessante però da vedere qua è la sala computer e il cinema antico.
Eleonora
Un intero palazzo adibito a pub, dove si passa di appartamento in appartamento, da stanza a stanza, dove non c'è limite alla creatività (solitamente ogni appartamento ha una tematica), e dove si trovano ancora i vecchi oggetti degli ultimi abitanti.
Nel mio weekend a Budapest ho visitato diversi pub in rovina, ognuno con la sua particolarità; ma se devo esprimermi il migliore in assoluto è Instant con le sue 23 stanze, 6 bar, 3 discoteche, 2 corti. C'è veramente di tutto, dalla stanzina intima a quella super affollata, dalla sala giochi fino alla discoteca...veramente fantastico. Instant si trova in Nagymező utca 38, a Broadway-Pest; quindi nemmeno troppo lontano dal centro. Se visitate Budapest e vi va di tirar tardi, un passaggio da questo luogo di ritrovo serale è d'obbligo.
Altro pub carino è il Szimpla Kert, in pieno centro città,nel quartire ebraico. E' il pub in rovina più antico della città, molto grande ma a mio gusto molto, anzi troppo affollato, interessante però da vedere qua è la sala computer e il cinema antico.
Eleonora
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venerdì 26 aprile 2013
Alla fretta c'è rimedio...
Capita a tutti di aver fretta...
Ecco se anche voi, come a me, la fretta è venuta proprio nel momento sbagliato, mentre state digitando il nome del passeggero Ryanair non disperate, la soluzione c'è ( e a costo zero)!!!
Unica premessa, non di poca importanza, la vostra fretta non deve avervi fatto commettere più di tre errori di battitura e non dovete ancora aver fatto il check-in.
Girando in rete si trovano varie strade per risolvere il problema:
In men che non si dica è arrivata una bellissima email dove dicevano che il nome era stato cambiato e di non esitare a contattarli qualora avessi avuto altri problemi.
Eleonora
Ecco se anche voi, come a me, la fretta è venuta proprio nel momento sbagliato, mentre state digitando il nome del passeggero Ryanair non disperate, la soluzione c'è ( e a costo zero)!!!
Unica premessa, non di poca importanza, la vostra fretta non deve avervi fatto commettere più di tre errori di battitura e non dovete ancora aver fatto il check-in.
Girando in rete si trovano varie strade per risolvere il problema:
- fregarsi dell'errore e presentarsi ugualmente in aeroporto
- pagare il cambio nominativo
- recarsi nell' aeroporto di partenza e farsi aggiustare l'errore da lì
- telefonare al numero a pagamento Ryanair
In men che non si dica è arrivata una bellissima email dove dicevano che il nome era stato cambiato e di non esitare a contattarli qualora avessi avuto altri problemi.
A conferma della correzione mi è arrivata un altra email con la prenotazione con i dati esatti.
Sperando di non essermela gufata, visto che la mia partenza verso Budapest è imminente, non posso dire altro che...
...Ryanair I Love You...
Eleonora
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